MILANO – “I pediatri hanno bisogno di una formazione più accurata riguardo all’ipercolesterolemia familiare. Il Prof. Alberico Catapano, del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università di Milano, ha spiegato i motivi che hanno portato il Consensus Panel della European Atherosclerosis Society (EAS) a dettare le linee guida per la fase pediatrica di questa patologia.

La necessità di questo documento nasce dalla constatazione che la patologia, nell’adulto, è poco conosciuta, sottodiagnosticata e sottotrattata, e ciò è anche dovuto alla mancanza di una diagnosi precoce. Se la prevalenza della malattia è di circa 1 su 200, significa che ogni pediatra ha qualche caso non rilevato e non trattato fra i suoi assistiti, e questo, con il tempo, determina un accumulo del danno. La terapia deve iniziare il prima possibile”, chiarisce il Presidente dell’EAS. Il documento di consenso, pubblicato pochi giorni fa sull’European Heart Journal, riguarda sia i pazienti eterozigoti che gli omozigoti: nato da un’approfondita revisione della letteratura medica, è il primo ad affrontare il tema di questa malattia in età pediatrica.

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