GLASGOW (SCOZIA) – Per la prima volta la European Atherosclerosis Society (EAS) ha riunito i rappresentanti dei gruppi di difesa dei pazienti con ipercolesterolemia familiare di tutto il mondo, con l’obiettivo di imparare dai successi e dai fallimenti delle advocacy presenti in diversi paesi, e capire come gli ostacoli alla miglior cura possano essere superati. In occasione del lancio ufficiale del registro “Familial Hypercholesterolaemia Studies Collaboration” (FHSC), il 22 marzo scorso i partecipanti hanno discusso su ciò che è possibile imparare dall’organizzazione delle cure nel Regno Unito e nei Paesi Bassi, e su come questo possa essere tradotto in altri contesti.
Il dibattito è stato moderato dal Presidente dell’EAS, prof. Alberico Catapano, del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università di Milano, e dal prof. Kausik Ray, dell’Imperial College di Londra, responsabile dell’EAS FHSC. Per il prof. Catapano “è essenziale che i medici non parlino solo fra di loro, ma che portino le informazioni all’esterno. Dobbiamo coinvolgere maggiormente i politici dei singoli Stati e dell’Unione Europea, anche invitandoli ai nostri incontri”. Secondo il prof. Ray “i dati globali su larga scala sono fondamentali per influenzare la politica nazionale e internazionale sulla cura della patologia”.
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