GLASGOW (SCOZIA) – Condividere le esperienze, capire gli errori commessi e prendere esempio dai Paesi in cui le advocacy sono ben organizzate: questo l’obiettivo del meeting sull’ipercolesterolemia familiare organizzato dalla European Atherosclerosis Society (EAS) in occasione dell’83esimo Congresso che si è svolto a Glasgow dal 22 al 25 marzo. Nella città scozzese si sono incontrati più di 1.500 delegati da 77 Paesi. Grande rilevanza è stata data all’ipercolesterolemia familiare: più di cinquanta specialisti e rappresentanti delle associazioni dei pazienti si sono confrontati su questa grave patologia ereditaria.

Numerosi gli esponenti europei, ma con una nutrita rappresentanza di tutti i continenti, dall’America all’Asia, dall’Africa all’Australia, spesso nel doppio o addirittura triplo ruolo di medici, rappresentanti delle associazioni e pazienti. A dare loro il benvenuto il Presidente dell’EAS, prof. Alberico Catapano, del Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università di Milano, e il prof. Kausik Ray, dell’Imperial College di Londra, responsabile dell’EAS Familial Hypercholesterolaemia Studies Collaboration (FHSC).

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