MILANO – La lipoproteina (a) è un fattore di rischio genetico, causale e indipendente per le malattie cardiovascolari e la stenosi aortica. Le attuali terapie farmacologiche ipolipemizzanti non diminuiscono in maniera ottimale il livello della lipoproteina (a), in particolare nei pazienti con ipercolesterolemia familiare. Uno studio pubblicato sulla rivista Arteriosclerosis, Thrombosis and Vascular Biology dimostra che il farmaco mipomersen ha ridotto in modo consistente i livelli di lipoproteina (a) nei pazienti con una varietà di alterazioni lipidiche e rischio cardiovascolare, anche se il meccanismo di riduzione della proteina è ancora sconosciuto.

In quattro studi di Fase III, 382 pazienti in terapia ipolipemizzante alla massima dose tollerata sono stati selezionati in modo casuale ad assumere per 26 settimane mipomersen per via sottocutanea o un placebo. La popolazione dei pazienti includeva ipercolesterolemia familiare omozigote, ipercolesterolemia familiare eterozigote con concomitante malattia coronarica (CAD), grave ipercolesterolemia, e ipercolesterolemia ad alto rischio di CAD.

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