CAMBRIDGE, MA (U.S.A.) – Si è recentemente concluso uno studio clinico di Fase I, randomizzato e controllato, in cui è stato sperimentato, con esiti promettenti, un approccio innovativo per la riduzione dei livelli serici di colesterolo LDL. L’approccio, basato sull’impiego della tecnica dell’interferenza dell’RNA (RNAi, ossia RNA interference), ha lo scopo di inibire la sintesi dell'enzima PCSK9 (proproteina convertasi subtilisina/kexina tipo 9). I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista specializzata The Lancet e riportati dalla rivista italiana Pharmastar.

La proteina enzimatica PCSK9 provoca un’alterazione del metabolismo delle lipoproteine a bassa densità (LDL) e, di conseguenza, un loro aumento a livello della circolazione sanguigna. Diversi studi genetici hanno infatti rivelato che le mutazioni aventi come conseguenza una riduzione dei livelli circolanti della proteina PCSK9, sono associate a una riduzione dei livelli di colesterolo LDL e ad un minore rischio di malattie coronariche.

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